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Corte di Cassazione

Infortunio in itinere, il lavoratore ha diritto a essere risarcito se viene scippato mentre torna a casa

13.07.2012
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Infortunio in itinere, il lavoratore ha diritto a essere risarcito se viene scippato mentre torna a casa

Anche la caduta o le lesioni riportate a seguito di uno scippo durante il percorso casa lavoro possono portare ad un indennizzo. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza n. 11545/2012, accogliendo il ricorso di una lavoratrice ed annullando, con rinvio, la decisione della Corte d’Appello di Perugia che aveva rigettato la sua domanda di indennità.

Per i giudici, infatti, «È indennizzabile l’infortunio occorso al lavoratore ’in itinere’ ove sia derivato da eventi dannosi, anche imprevedibili ed atipici, indipendenti dalla condotta volontaria dell’assicurato, atteso che il rischio inerente il percorso fatto dal lavoratore per recarsi al lavoro è protetto in quanto ricollegabile, pur in modo indiretto, allo svolgimento dell’attività lavorativa, con il solo limite del rischio elettivo».

I giudici del merito, osserva la Suprema Corte, non si sono attenuti a tale principio, ritenendo che “il fatto doloso di un’altra persona aveva interrotto il nesso causale fra la ripetitività necessaria del percorso casa ufficio e gli eventi negativi ad essi connessi”. Ha sbagliato dunque il giudice territoriale laddove ha ritenuto che «tra prestazione lavorativa ed evento sussisteva esclusivamente coincidenza cronologica e topografica, sicché nessun nesso eziologico poteva configurarsi tra evento ed esecuzione della prestazione».

Sez. lavoro - N. 11545/2012

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