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Il rapporto di lavoro, avendo matrice contrattuale, viene definito nel suo contenuto al momento della conclusione del relativo contratto tra datore e prestatore. Nel contratto, appunto, vengono, definite le mansioni del lavoratore, la qualifica professionale e la corrispondente retribuzione prevista dai contratti collettivi. Il mutamento in melius delle mansioni, rispetto a quelle per cui il lavoratore è stato originariamente assunto, può essere l’effetto di una promozione concertata tra (...)

Il tema della giurisdizione, intimamente connaturato a quello dei rapporti tra diritto soggettivo ed interesse legittimo, rappresenta un vero e proprio enigma per i giuristi, i quali non hanno una fonte di riferimento certa cui attingere. I principali problemi, nella materia de qua , si verificano quando, in seguito all’erronea individuazione del giudice avente giurisdizione sulla controversia particolare, la parte incorre in decadenze irreparabili, per cui si viene a determinare una vera (...)

Poter dare una definizione precisa e puntuale del fenomeno “mobbing coniugale” è un’operazione ardua e potenzialmente farraginosa vista la mancanza di un interessamento e/o un consolidato orientamento sia giurisprudenziale che dottrinario, ma utile risulta, per ben identificare il fenomeno, porre pochi cenni sull’evoluzione del termine “mobbing”, soprattutto nell’ambito del diritto del (...)

La riforma dei contratti a termine è stata approvata definitivamente con il decreto legislativo n. 368 del 6 settembre 2001, emanato in attuazione della direttiva comunitaria 1999/70/Ce. Occorre sottolineare che il contenuto della direttiva riprende, richiamandolo sotto forma di allegato alla direttiva stessa, l’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato del 18 marzo 1999, intervenuto fra le organizzazioni intercategoriali a carattere generale Ces, Ceep e Unice. I punti principali (...)

Sempre più spesso la flessibilità del lavoro viene ad essere intesa quale sinonimo di impiego precario[1]. A tale equivalenza però non corrisponde un’equazione da intendersi in termini assoluti e immutabili. La precarietà del lavoro è sicuramente un male ( taluni[2], efficacemente, hanno parlato di “ maledizione dell’incertezza ” ), così come - pure sotto il profilo sociale - sicuramente non può essere attribuita una valenza positiva all’inefficienza ed inefficacia che attualmente sovente connotano (...)

Per notificazione al portiere si intende la consegna dell’atto giudiziario al portiere dello stabile ove abita o svolge la propria attività il destinatario effettivo della notifica. Tale ipotesi è contemplata nel nostro ordinamento per le notificazioni da effettuarsi a persona fisica, a persona giuridica, nonché per le notificazioni da compiersi a mani del destinatario o da realizzarsi a mezzo del servizio postale. La notificazione al portiere è disciplinata dall’art. 139 c.p.c., per ciò che (...)