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Corte di Cassazione

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CIVILE
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L’omissione dell’avvertimento rivolto al debitore della possibilità di richiedere la conversione.

L’omissione dell’avvertimento rivolto al debitore della possibilità di richiedere la conversione, pur non comportando la nullità dell’atto di pignoramento in sé considerato, non può essere reputata priva di conseguenze sul corso della procedura esecutiva; infatti, se è vero che l’avvertimento in questione riproduce nell’atto di pignoramento una norma già altrimenti operante nel sistema quale è quella dell’art. 495 c.p.c., se dalla mancanza del primo non si facesse derivare conseguenza alcuna, essendo (...)
28.12.2011
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IN CASO DI ESITO NEGATIVO DELLA NOTIFICA DI UN’IMPUGNAZIONE, NON IMPUTABILE AL NOTIFICANTE, IL PROCEDIMENTO NOTIFICATORIO PUÒ ESSERE RIATTIVATO E CONCLUSO, ANCHE DOPO IL DECORSO DEI RELATIVI TERMINI

In tema di notificazione di un atto di impugnazione, tempestivamente consegnato all’ufficiale giudiziario, qualora la notificazione non si sia perfezionata per cause non imputabili al notificante, ed in particolare a ragione dell’avvenuto trasferimento del difensore domiciliatario non conoscibile da parte del notificante, e l’ufficiale giudiziario abbia appreso, già nel corso della prima tentata notifica, il nuovo domicilio del procuratore, il procedimento notificatorio non può ritenersi (...)
18.10.2011
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Società protestata dalla banca per errore? Nessun danno all’immagine.

L’illegittimità del protesto non giustifica la liquidazione dei danni all’immagine in sede giudiziale, poiché il soggetto danneggiato deve provare sia la sussistenza della lesione che la rilevante entità del pregiudizio subito. Lo ha statuito la VI sezione civile della Corte di Cassazione con l’ordinanza 8 settembre 2011, n. 18476. Nella fattispecie una banca aveva protestato quattro assegni di una società correntista, emessi entro i limiti dell’affidamento concesso dal medesimo istituto di (...)
30.09.2011
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Morte del domiciliatario - Comporta l’inefficacia dell’elezione del domicilio

Nel giudizio di cassazione, la morte del domiciliatario del ricorrente determina, ai sensi dell’art. 141 c.p.c., comma 4, l’inefficacia dell’elezione di domicilio, con la conseguenza che l’avviso d’udienza va notificato presso la cancelleria della Corte di Cassazione ai sensi dell’art. 366, comma 2, c.p.c., essendo il diritto del difensore non domiciliato in Roma, di essere informato della data fissata per la discussione del ricorso, adeguatamente salvaguardato - nel contemperamento, operato dal (...)
17.07.2011
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Morte del domiciliatario - Comporta l’inefficacia dell’elezione del domicilio

Nel giudizio di cassazione, la morte del domiciliatario del ricorrente determina, ai sensi dell’art. 141 c.p.c., comma 4, l’inefficacia dell’elezione di domicilio, con la conseguenza che l’avviso d’udienza va notificato presso la cancelleria della Corte di Cassazione ai sensi dell’art. 366, comma 2, c.p.c., essendo il diritto del difensore non domiciliato in Roma, di essere informato della data fissata per la discussione del ricorso, adeguatamente salvaguardato - nel contemperamento, operato dal (...)
09.07.2011
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In caso di notificazione a più parti, il termine di dieci giorni entro il quale l’attore o l’appellante devono costituirsi, decorre dalla prima notificazione, non dall’ultima.

E’ quanto hanno stabilito le Sezioni Unite Civili con la sentenza 18 maggio 2011, n. 10864. Aderendo alla tesi restrittiva la Sezioni Unite hanno dato una svolta interpretativa ad un contrastato orientamento Giurisprudenziale sviluppatosi negli anni. Con l’ordinanza interlocutoria, la terza sezione civile della Corte ha posto la questione del termine di costituzione dell’appellante, in caso di notificazione a più parti, ai sensi de combinato disposto degli artt. 347[1] e 165 c.p.c.[2]; vale (...)
13.06.2011
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Giustizia civile - Ricorso in cassazione - Notifica per posta - Omesso deposito della cartolina di ricevimento - In mancanza di attività difensiva da parte dell’intimato - Determina l’inammissibilità del ricorso.

Poiché la produzione dell’avviso di ricevimento del piego raccomandato contenente la copia del ricorso per cassazione spedita per la notificazione a mezzo del servizio postale ai sensi dell’art. 149 cod. proc. civ., è richiesta dalla legge in funzione della prova dell’avvenuto perfezionamento del procedimento notificatorio e, dunque, dell’avvenuta instaurazione del contraddittorio, la mancata produzione dell’avviso di ricevimento, in assenza di attività difensiva da parte dell’intimato, determina (...)
24.05.2011
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Part-time. Decisione della Suprema Corte di Cassazione.

Part-time: il “sì” del datore è discrezionale, ma se il “no” risulta illegittimo scatta il risarcimento. Lecito il rifiuto al dipendente se già altri fruiscono del tempo parziale.
05.05.2011
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