Con la Legge di bilancio 2020, il governo ha previsto nuovi stanziamenti per i fondi destinati alle misure di assistenza, tutela del lavoro e sostegno alla mobilità per disabili e invalidi. In attesa di sapere se la nuova legge sulla non autosufficienza implicherà effettivamente novità per la Legge 104 e aumenti delle pensioni di invalidi e disabili, per il prossimo anno sono previste le stesse agevolazioni fiscali che la Legge 104 garantisce attualmente.
Ricordiamo che la Legge 104 è la principale fonte normativa che riconosce benefici fiscali, economici e lavorativi ai portatori di handicap. La legge tutela e promuove i diritti, l’integrazione sociale e lavorativa delle persone disabili e dei loro familiari, che se ne prendono cura. E come tale prevede, per chi chiede di diventarne beneficiario molte agevolazioni fiscali e benefici. Hanno diritto a chiedere di diventare beneficiari della 104: disabili gravi; genitori di figli disabili gravi; coniuge, parenti e affini entro il 2° grado di familiari disabili gravi; parenti e affini entro il 3° grado di disabili gravi. Hanno diritto a giorni o ore di permessi retribuiti per la cura e l’assistenza dei disabili (art. 33 L. 104/92 e art. 33 Dlgs. 151/2001):
Lavoratore dipendente maggiorenne portatore di handicap grave; Lavoratori dipendenti genitori del disabile (naturali, adottivi o affidatari); coniuge (o parte dell’unione civile), convivente, parenti e affini entro il 2° grado del disabile.
I permessi, spettanti a un unico lavoratore per assistere lo stesso disabile non ricoverato a tempo pieno, sono concessi dal datore di lavoro previa domanda telematica all’Inps da parte dell’interessato e nei seguenti limiti:
il lavoratore disabile ha diritto a 2 ore giornaliere o 3 giorni al mese continuativi o frazionati; coniuge, convivente, parenti e affini entro il 2° grado del disabile hanno diritto a 3 giorni al mese. I genitori del figlio disabile:
fino all’età di 3 anni, possono chiedere alternativamente il prolungamento del congedo parentale per un periodo complessivo (compreso il congedo ordinario) non superiore a 3 anni (da fruire entro il 12° anno di età), 2 ore di permesso giornaliero o 3 giorni al mese continuativi o frazionati; dai 3 ai 12 anni di età del figlio, i genitori possono ottenere il prolungamento del congedo parentale (nei limiti sopra citati) o 3 giorni al mese continuativi o frazionati; per i figli di età superiore ai 12 anni, i genitori hanno diritto unicamente ai 3 giorni mensili.
Per la richiesta della Legge 104 bisogna presentare domanda all’Inps per il riconoscimento dell’handicap grave e poi fare richiesta sempre all’Inps e al datore di lavoro per ottenere i permessi e gli altri benefici della Legge 104 per se stessi o per l’assistenza del proprio familiare disabile grave. La domanda può essere inviata all’Inps:
direttamente dall’interessato tramite i Servizi online per il cittadino, facendo l’accesso con il proprio PIN, oppure SPID o CNS; tramite Contact Center INPS numero 803.164; tramite patronato.