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CIVILE

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CIVILE
Corte di Cassazione

L’errore nell’atto notificato rileva solo se ne impedisce la comprensione

La mancanza di una o più pagine nella copia dell’atto processuale notificato è rilevante solo se impedisce al destinatario la comprensione dell’atto e quindi se compromette in concreto le garanzie della difesa e del contraddittorio. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, sentenza 8095/2012, rigettando il ricorso di una società sportiva contro un atto di precetto per crediti da lavoro. Secondo gli ermellini “la Corte di appello ha fatto corretta applicazione di questo principio ritenendo - avuto (...)
12.06.2012
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CIVILE
Corte di Cassazione

Licenziamento ingiustificato, l’opzione del risarcimento preclude altre strade

Illegittimo il cumulo di risarcimenti da licenziamento quando il lavoratore si è avvalso del diritto d’opzione che consente in luogo del reintegro di percepire 15 mensilità calcolate sull’ammontare dell’ultima retribuzione. Lo ha stabilito la Corte di cassazione con la sentenza n. 8688/2012. Il caso era quello di un dipendente licenziato prima della scadenza apposta al contatto a termine che poi di fronte all’offerta ricevuta dal datore di riprendere la prestazione - a seguito dell’invio di una (...)
12.06.2012
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CIVILE
Corte di Cassazione

Licenziamento disciplinare, il datore può sentire il dipendente fuori dall’orario e sede di lavoro

Nell’ambito di un licenziamento per motivi disciplinari, il datore di lavoro non ha l’obbligo di ascoltare il dipendente che ne abbia fatto richiesta nella sua sede e nell’orario di lavoro, ma può convocarlo anche altrove e fuori dell’orario di impiego purché ciò, per le difficoltà del caso, non si traduca in un violazione del diritto di difesa. Lo ha stabilito la Corte di cassazione con la sentenza n. 8845/2012, respingendo il ricorso di un dipendente delle Poste contro la sentenza della Corte di (...)
12.06.2012
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CIVILE
Corte di Cassazione

Va sempre giustificato il trasferimento anche se l’handicap del familiare non è grave

È illegittimo il trasferimento del lavoratore che assiste un familiare portatore di handicap anche non grave, qualora l’azienda non abbia prodotto alcun motivo che in un bilanciamento degli interessi possa giustificare la perdita di cure da parte del soggetto debole. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza 9201/2012, accogliendo il ricorso di un dipendente Telecom, trasferito da Reggio Calabria a Castrovillari, contro la sentenza della Corte di Appello del capoluogo calabrese (...)
12.06.2012
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CIVILE
Corte di Cassazione

Prova della tempestiva consegna all’ufficiale giudiziario dell’atto da notificare

Ove non venga esibita la ricevuta di cui al D.P.R. 15 dicembre 1959, n. 129, art. 109 la prova della tempestiva consegna all’ufficiale giudiziario dell’atto da notificare può essere ricavata dal timbro apposto su tale atto recante il numero cronologico e la data; solo in caso di contestazione della conformità al vero di quanto da esso indirettamente risulta, l’interessato dovrà farsi carico di esibire idonea certificazione dell’ufficiale giudiziario, la quale, essendo diretta a provare (...)
07.06.2012
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CIVILE
Corte di Cassazione

Nullità della notifica dell’avviso dell’udienza camerale per non essere stata eseguita mediante deposito nella casa comunale del luogo di abitazione

Con ordinanza in data 11 giugno 2010 il Tribunale del riesame di Roma ha confermato il decreto di sequestro probatorio di personal computer, di documentazione tributaria e di altri documenti relativi ad indagini difensive, emesso dal pubblico ministero nei confronti dei componenti della Agenzia Investigativa “Pedicone & partners”, in relazione alle indagini per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti di interferenze (...)
20.05.2012
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CIVILE
Corte di Cassazione

ASTENSIONE FACOLATIVA

La Corte di Cassazione ha stabilito che i primi 30 giorni di astensione facoltativa retribuiti al 100% possono essere usufruiti non solo nei primi tre anni di vita del bambino, ma fino al compimento dell’ottavo anno di età.
17.05.2012
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CIVILE
Corte di Cassazione

I PRIMI TRENTA GIORNI DI CONGEDO PARENTALE PAGATI AL 100% ANCHE SE FRUITI DOPO IL TERZO ANNO DI VITA DEL BAMBINO.

La Corte di Cassazione con una decisione innovativa, rispetto ad interpretazioni restrittive della Funzione Pubblica e dell’ARAN, ha dato ragione ad una dipendente del Ministero della Giustizia alla quale era stata negata la retribuzione al 100% del primo mese di astensione per congedo parentale (astensione facoltativa), poichè il figlio aveva superato i tre anni di vita. La Corte ha infatti inteso pevalente la disposizione contrattuale del CCNL Comparto Ministeri (integrativo 1998/2001) che (...)
11.05.2012
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