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AMMINISTRATIVO

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AMMINISTRATIVO

Pubblico impiego - Destituzione dal servizio - A seguito di procedimento disciplinare - Idonea motivazione che evidenzia la valutazione dei fatti accertati e la loro incidenza sulla decisione adottata - Necessità - Mancanza - Illegittimità.

Anche anteriormente all’entrata in vigore della legge n. 241 del 1990 sul procedimento amministrativo, era da ritenere necessaria, per gli atti amministrativi a contenuto discrezionale destinati ad incidere su situazioni giuridiche soggettive e, in particolare, per gli atti sanzionatori volti a ripristinare la legalità violata dal comportamento del privato, una puntuale, adeguata, chiara ed esauriente motivazione che, con riferimento ai parametri della situazione di fatto, recasse (...)
21.04.2008
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AMMINISTRATIVO

Pubblico impiego - Trasferimento - Di dirigente sindacale - Nulla osta del sindacato di appartenenza - Necessità - Sussiste ex art. 32, 3° comma del D.P.R. n. 395 del 1995, solo "sino alla fine dell’anno successivo alla data di cessazione del mandato sindacale" - Interpretazione di tale disposizione - Individuazione - Dies a quo - Decorre dalla data di cessazione dell’incarico.

E’ illegittimo il trasferimento di un agente di polizia giudiziaria nel caso in cui non sia stato preventivamente ottenuto, ai sensi dell’art. 11, 1° comma, del d.lgs. n. 271 del 1989, il nulla osta del capo dell’ufficio di polizia giudiziaria presso il quale l’agente stesso era addetto. Il preventivo nulla osta del capo dell’ufficio giudiziario - che ha il fine di garantire la continuità dell’attività di indagine a mezzo del personale di cui la sezione di polizia giudiziaria si avvalga ai sensi (...)
30.03.2008
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Pubblico impiego - Procedimento disciplinare - Termini previsti dall’art. 9 della legge n. 19 del 1990 - Termine di 90 giorni per l’inizio del procedimento - Decorrenza - Dalla scadenza virtuale del termine di centottanta giorni previsto per la contestazione degli addebiti.

Il termine perentorio di novanta giorni previsto dall’art. 9 della legge n. 19 del 1990 comincia a decorrere non già dall’avvio del procedimento disciplinare, ma dalla scadenza virtuale del termine di centottanta giorni, fissato dal medesimo art. 9 cit. per l’inizio del procedimento stesso e decorrente "dalla data in cui l’Amministrazione ha avuto notizia della sentenza irrevocabile di condanna"; in sostanza, il legislatore ha inteso sollecitare la definizione della posizione del dipendente, (...)
30.03.2008
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Pubblico impiego - Procedimento disciplinare - Termini previsti dall’art. 9 della legge n. 19 del 1990 - Termine di 90 giorni per l’inizio del procedimento - Decorrenza - Dalla scadenza virtuale del termine di centottanta giorni previsto per la contestazione degli addebiti.

L’art. 9 della legge n. 19 del 1990 (secondo cui "la destituzione può sempre essere inflitta all’esito del procedimento disciplinare che deve essere proseguito o promosso entro centottanta giorni dalla data in cui l’amministrazione ha avuto notizia della sentenza irrevocabile di condanna e concluso nei successivi novanta giorni") è applicabile a tutto il settore del pubblico impiego ed in particolare anche al personale della Polizia di Stato, in luogo della norma speciale di cui all’articolo 9, (...)
22.03.2008
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Pubblico impiego - Dipendenti enti locali - Stipendi, assegni ed indennità - Interessi e rivalutazione monetaria - Decorrenza - Nel caso di diritto patrimoniale che trovi fonte direttamente in un provvedimento della Amministrazione - E’ quella della data di adozione del provvedimento stesso.

Alla stregua del principio nella specie è stata ritenuta legittima la sentenza di primo grado che aveva respinto un ricorso proposto da un dipendente di un ente locale, il quale aveva chiesto - a seguito del suo reinquadramento - la corresponsione di interessi e rivalutazione monetaria sulle differenze retributive percepite a seguito di tale reinquadramento. Ha osservato in proposito la Sez. V del Consiglio di Stato che la norma contrattuale in forza della quale era stato effettuato il (...)
09.02.2008
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Pubblico impiego - Stipendi, assegni ed indennità - Recupero di indebito - Motivazione del relativo provvedimento - E’ in re ipsa - Comparazione preventiva tra interesse della P.A. al recupero e interesse privato del dipendente - Non occorre - Ragioni.

Il recupero di somme indebitamente erogate dalla P.A. ai propri dipendenti ha carattere di doverosità e costituisce esercizio, ai sensi dell’articolo 2033 del codice civile, di un vero e proprio diritto soggettivo a contenuto patrimoniale, non rinunziabile, in quanto correlato al conseguimento di quelle finalità di pubblico interesse, cui sono istituzionalmente destinate le somme indebitamente erogate (...)
08.02.2008
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AMMINISTRATIVO

Pubblico impiego - Procedimento disciplinare - Termini per il compimento di atti infraprocedimentali - Ove non sia prevista alcuna decadenza per la loro inosservanza - Non hanno carattere perentorio.

I termini previsti per il compimento di atti infraprocedimentali nel corso del procedimento disciplinare nei confronti dei dipendenti pubblici - come quello per la convocazione del Consiglio di disciplina di cui all’art. 20 del d.P.R. 25 ottobre 1981 n. 737 - non hanno natura perentoria, bensì ordinatoria, ove non sia prevista alcuna decadenza per la loro inosservanza, né sia stabilita l’inefficacia degli atti compiuti dopo la loro scadenza, essendo garanzia sufficiente per l’incolpato quella (...)
25.01.2008
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Pubblico impiego - Dimissioni dal servizio - Dovere del dipendente di prestare servizio - Permane sino alla data di comunicazione della delibera di accettazione delle dimissioni - Abbandono del servizio o sospensione nell’erogazione dello stipendio - Non comportano la cessazione del rapporto.

L’art. 21 bis della L. n. 241 del 1990, introdotto dall’art. 14 della L. n. 15 del 2005 (secondo cui "il provvedimento limitativo della sfera giuridica dei privati acquista efficacia nei confronti di ciascun destinatario con la comunicazione allo stesso ..."), conferma che la conoscenza di un provvedimento ad effetti negativi sul destinatario (come quello di accettazione delle dimissioni), è essenziale per la sua efficacia; tale conoscenza non può avvenire che attraverso la effettiva (...)
25.01.2008
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