...venne tratto a giudizio del Tribunale di Catania siccome imputato del reato di cui all’art. 378, 1 e 2 co. C.P. per avere favorito, dandogli rifugio in un suo appartamento, là latitanza di Angelo Scalia, colpito da ordinanza di custodia cautelare per i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso è di omicidio; in è sito la dibattimento - ritenuta ingiustificata la opposizione del P.M. al rito abbreviato, esclusa l’aggravante di cui all’art. 7 L. 203/1991 e in concorso di attenuanti generiche equivalenti all’aggravante, lo si condannava alla pena di mesi otto di reclusione. La responsabilità, a parere del giudice del merito, risultava fondata: sulle parziali ma significative ammissioni dell’imputato è di Sebastiano Scalia, padre del ricercato, circa la messa a disposizione dell’appartamento, sulla conoscenza dello status personale dello Scalia da parte del prevenuto, sulla