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TRASMISSIONE RAI 3 "PRESA DIRETTA"

04.03.2014
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TRASMISSIONE RAI 3 "PRESA DIRETTA"

Dopo aver ricevuto una serie di segnalazioni su quanto detto nella puntata del 17 febbraio 2014 di Presa Diretta, sono andato alla ricerca del video incriminato e, molto francamente, sono rimasto sconcertato.

Lei, dottor lacona, giornalista affermato, dopo una affermazione del dr. Gratteri sui ritardi nelle notifiche degli atti giudiziari, suggerisce, di fatto, una infelicissima battuta al magistrato che afferma che l’ufficiale giudiziario, con gli occhi coperti da una banconota, prende un civico per un altro.

E Lei, dottor lacona, aggiunge: "magari appositamente"

Non pago,il dr. Gratteri prosegue affermando che, per questa condotta infedele dell’ufficiale giudiziario, la P.G. è costretta ad andare in giro a far notifiche con una costo di milioni di euro per l’Erario.

La soluzione proposta dal dr. Gratteri è un click sulla tastiera del pc della sua segretaria col quale inviare, in pochi minuti, gli atti a settanta destinatari.

Lei, dr.lacona, a questo punto, prosegue nell’intervista, denotando a sua volta una scarsa conoscenza delle norme attuali ma anche di quelle a divenire.

Ma non è di questo che intendo ora occuparmi: ma del basso livello della trasmissione laddove cerca lo scandalo né più né meno che certi settimanali da parrucchiere.

Da quanto da Loro detto gli ascoltatori non operatori di giustizia hanno tratto la conclusione che gli ufficiali giudiziari sono dipendenti infedeli del Ministero della Giustizia e che il P.M., per far notificare correttamente gli atti, deve ricorrere alla fedelissima Polizia Giudiziaria od alla sua fedele Segretaria.

Ma Lei, dr. Gratteri, e forse anche lei, dottor lacona, dovrebbero aver ben chiara la realtà che è del tutto diversa da quella propinata agli spettatori dí Presa Diretta.

Se è pur vero che anche qualche ufficiale giudiziario è salito ai (dis)onori della cronaca, molto recentemente , proprio nella Regione mia e del dr. Gratteri abbiamo visti coinvolti e collusi con la ’ndrangheta Giudici ed alti Funzionari di Polizia.

Per non parlare di cancellieri, avvocati ed altro.

Una banconota potrebbe finire anche su un’occhio della fedelissima segretaria del dr. Gratterì ed impedirle di digitare uno dei settanta destinatari della notifica a mezzo PEC ( a proposìto, nessuno dei settanta potrà essere l’imputato, al quale si notifica sempre nella maniera tradizionale e al quale l’atto spesso non perviene perché l’indirizzo fornito dalla cancelleria o segreteria è sbagliato o, comunque, per cause non imputabili agli ufficiali giudiziari) o su quello dì un solerte poliziotto o, magari, di un giudice o di un cancelliere.

Di giornalisti finiti nel mirino della legge, poi, potremmo fare un lungo elenco.

Da quel che tutti noi operatori di giustizia sappiamo e leggiamo, i disonesti si annidano in tutte le categorie di lavoratori, nessuna esclusa.

Dileggiare gli ufficiali giudiziari, senza dar loro diritto di replica, è un vile ed ingiustificato attacco a migliaia di onesti Lavoratori che, utilizzando la propria auto e senza limiti temporali, svolgono ancor oggi un servizio gravoso ma indispensabile per la Giustizia.

Sono a Loro disposizione per un serio approfondimento del tema.

I migliori saluti


II Segretario Generale

Nino Laganà

Prot. n. 12/2014 - LISUG

76.5 Kb
Autore: Giovanni De Rosa.

Non c,è niente altro da aggiungere se non il fatto che le dichiarazioni del magistrato ledono l’immagine dell’amministrazione della giustizia e della stessa magistratura. Voglio sperare che il Ministero della giustizia e il C.S.M. intervengano. Giovanni De Rosa

Autore: florindo.

questo è il magistrato che avrebbe dovuto fare il ministro "tecnico" della giustizia!!!

Autore: Francesco Forino.

Della vicenda in questione io rilevo, invece, la gravità del comportamento del dott. Gratteri che, proprio perché riveste la funzione di P.M., anziché buttare fango su tutta la categoria degli Ufficiali Giudiziari generalizzando un episodio grave che probabilmente esiste, non ha ritenuto di procedere penalmente nei confronti dell’autore o degli autori di un fatto così grave.

Io, personalmente, non penso che tutti i magistrati si comportino come il giudice Squillante (tanto per fare un esempio di una lunga serie) e dunque non generalizzo. Francesco Forino

Autore: Artemide De Rogatis.

Le Poste italiane sono un ottimo trampolino di lancio per ogni magistrato che si è scocciato della toga (si sarebbero alfine appropriati di tutto il cucuzzaro facendolo pagare oltre ogni decorosa misura ai cittadini).. Doveva essere così anche per il sostituto Gratteri.. però Napo Orso Capo, stranamente, non si è fatto condizionare dai giornalai ..

Autore: lorenzo.

il sig. gratteri. meno male mancato ministro della giustizia, dovrebbe fare ammenda e chiedere scusa all’intera categoria degli ufficiali giudiziari. Si Vergogni.

Autore: Ufficiale Giudiziario .

Premesso che con i tempi di crisi che corrono è fortunato chi riesce ancora a vederle le "banconote"...Da appassionato di C.S.I. penso che invece della "banconota" potrebbe anche essere stato uno degli altri numerosi atti giudiziari (più voluminosi ed ingombranti delle banconote) da notificare quotidianamente a coprire gli occhi dell’Ufficiale Giudiziario...Mi chiedo: ma i Magistrati non sono anche Loro alle dipendenze del Ministero della Giustizia? O forse vengono da un altro pianeta e non si accorgono delle condizioni di lavoro di tutti i dipendenti compresi gli Ufficiali Giudiziari? Lo sanno di quante scoperture di organico soffrono tutti gli Uffici N.E.P. in tutta Italia? Propongo alle SS.LL di trascorrere una intera giornata lavorativa in compagnia degli Ufficiali Giudiziari per rendersi conto delle condizioni in cui operiamo in modo da potersi magari successivamente scusare con tutta una Categoria...Comunque se avessero ragione Loro, basterebbe eliminarci per risolvere tutti gli annosi problemi della Giustizia in Italia! Un caro saluto a tutti gli Ufficiali Giudiziari.


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