I condannati per delitti contro la Pubblica Amministrazione, anche in via non definitiva, non potranno ricoprire incarichi pubblici per 5 anni.
E’ quanto prevede il D.Lgs. 8 aprile 2013, n. 39 pubblicato in Gazzetta Ufficiale 19 aprile 2013, n. 92.
In particolare, a coloro che siano stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per uno dei reati previsti dal capo I del titolo II del libro secondo del codice penale, non possono essere attribuiti:
•gli incarichi amministrativi di vertice nelle amministrazioni statali, regionali e locali;
•gli incarichi di amministratore di ente pubblico, di livello nazionale, regionale e locale;
•gli incarichi dirigenziali, interni e esterni, comunque denominati, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico di livello nazionale, regionale e locale;
•gli incarichi di amministratore di ente di diritto privato in controllo pubblico, di livello nazionale, regionale e locale;
•gli incarichi di direttore generale, direttore sanitario e direttore amministrativo nelle aziende sanitarie locali del servizio sanitario nazionale.