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Corte Costituzionale

Previsione della copertura del 60% dei posti vacanti nella qualifica di dirigente, mediante concorso interno per titoli ed esami riservato al personale di ruolo in possesso alla data di scadenza del termine per la domanda di ammissione del diploma di laurea e di cinque anni di anzianità nel ruolo regionale della categoria D o di diploma di laurea, tre anni di anzianità nel ruolo regionale della categoria D, con diploma almeno biennale di specializzazione post-laurea - Illegittimità costituzionale

16.07.2012
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Previsione della copertura del 60% dei posti vacanti nella qualifica di dirigente, mediante concorso interno per titoli ed esami riservato al personale di ruolo in possesso alla data di scadenza del termine per la domanda di ammissione del diploma di laurea e di cinque anni di anzianità nel ruolo regionale della categoria D o di diploma di laurea, tre anni di anzianità nel ruolo regionale della categoria D, con diploma almeno biennale di specializzazione post-laurea - Illegittimità costituzionale

In relazione agli artt. 51 e 97 Cost., va dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’articolo 16, comma 13, della legge della Regione Abruzzo 10 maggio 2002, n. 7 (Disposizioni finanziarie per la redazione del bilancio annuale 2002 e pluriennale 2002-2004 della Regione Abruzzo. Legge finanziaria 2002), secondo cui il 60 per cento dei posti vacanti della qualifica di dirigente, individuati nell’ambito delle dotazioni organiche per il periodo 2001-2003, è coperto mediante concorso interno per titoli ed esami riservato al personale di ruolo in possesso di determinati requisiti professionali e di anzianità. Tale norma, infatti, prevedendo un concorso interno a favore dei dipendenti regionali nella misura del sessanta per cento dei posti disponibili nella superiore qualifica dirigenziale, prescinde del tutto dall’esigenza di consentire la partecipazione al concorso a chiunque vi abbia interesse e pertanto viola il principio di cui agli artt. 51 e 97 della Costituzione (1).

CORTE COSTITUZIONALE - sentenza 11 luglio 2012 n. 177 - Pres. Quaranta, Red. Mattarella - (giudizio promosso dal T.A.R. per l’Abruzzo, nel procedimento vertente tra D.P.G. e l’Agenzia regionale per i servizi di sviluppo agricolo - A.R.S.S.A. ed altri, con ordinanza del 31 maggio 2011, iscritta al n. 281 del registro ordinanze 2011 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 3, prima serie speciale, dell’anno 2012).

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