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Decreto "Salva Italia" - Limitazione su uso contanti

17.01.2012
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Decreto "Salva Italia" - Limitazione su uso contanti

Il 7 marzo 2012 entra in vigore il Decreto "Salva Italia" che vieta alle pubbliche amministrazioni l’utilizzo del contante per il pagamento di stipendi e compensi di importo superiore ai 1.000 euro. Tali pagamenti dovranno necessariamente essere effettuati utilizzando modalità e strumenti di pagamento elettronici. Pertanto è necessario che dipendenti, a cui siano state erogate nei 12 mesi precedenti - anche una sola volta - somme in contanti maggiori di 1.000 euro, provvedano a modificare le modalità di riscossione degli emolumenti scegliendo uno strumento di pagamento elettronico.

La modifica delle modalità di riscossione potrà essere richiesta agli uffici che gestiscono il trattamento economico entro il 10 febbraio 2012 in considerazione dei tempi tecnici necessari per consentire agli uffici competenti l’acquisizione ed il caricamento delle informazioni nel Service Personale Tesoro per il pagamento degli emolumenti che, da norma, dovrà avvenire con la nuova modalità a partire dal 7 marzo 2012.

Il DL 201 del 6/12/2011 - coordinato con la legge di conversione 22 dicembre 2011, n. 214, cosiddetto decreto “Salva Italia” - all’art. 12 definisce una limitazione all’uso del contante per i pagamenti a vario titolo fatti dalle pubbliche amministrazioni, superiori all’importo di 1.000 euro In particolare, la norma prevede che a decorrere dal 7 marzo 2012 gli stipendi, le pensioni, i compensi comunque corrisposti dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali e dai loro enti, in via continuativa a prestatori d’opera e ogni altro tipo di emolumento a chiunque destinato, di importo superiore a mille euro devono essere erogati attraverso, modalità e strumenti di pagamento telematici di natura bancaria (Conto corrente bancario e Vaglia Banca d’Italia) o postale (Conto corrente postale e Libretto postale), ivi comprese le carte di pagamento prepagate nonché le carte elettroniche istituzionali, inclusa la tessera sanitaria, predisposte nell’ambito del servizio nazionale dei pagamenti promosso dal Ministero del’economia e delle finanze.

Per queste ultime (carte istituzionali e tessera sanitaria) è opportuno segnalare che attualmente non è ancora possibile effettuare l’accredito degli emolumenti - come previsto dal Decreto legge 31 maggio 2010 n. 78 - in quanto non è ancora stata emanata la relativa normativa di attuazione.

In ragione di quanto appena detto è necessario che tutto il personale amministrato da SPT, a cui siano state erogate nei 12 mesi precedenti - anche una sola volta - somme in contanti maggiori di 1.000 euro, provveda a modificare gli estremi del versamento indicando i riferimenti relativi ad una delle suddette modalità di pagamento “elettroniche”. Tale obbligo vale per tutti i soggetti che, pur percependo mediamente importi inferiori alla soglia di 1.000 euro, possono, nel corso dell’anno, percepire singoli pagamenti per importi superiori a 1.000 euro a causa di eventuali arretrati o altri emolumenti. In tal caso, l’indisponibilità della modalità di pagamento elettronica potrebbe generare disservizi, non potendo l’amministrazione corrispondere le somme in contanti.

Pur non essendoci uno specifico obbligo normativo, è comunque auspicabile che anche i titolari di pagamenti relativi a stipendi, pensioni ed altri emolumenti, inferiori all’importo di mille euro utilizzino uno degli strumenti di pagamento elettronico disponibili sul mercato per incrementare i livelli di sicurezza fisica nella riscossione delle somme. In considerazione dei tempi tecnici necessari per consentire l’acquisizione ed il caricamento delle informazioni nel Service Personale Tesoro per il pagamento degli emolumenti di marzo 2012 che, da norma, dovrà avvenire con la nuova modalità, tutti i soggetti interessati potranno comunicare le nuove modalità di pagamento, recandosi presso gli uffici competenti, secondo le seguenti scadenze:

dipendenti pubblici: venerdì, 10 febbraio 2012;

pensionati: venerdì, 17 febbraio 2012.